La raccolta dello zafferano è un momento delicato e avviene alle prime luci dell’alba. Secondo gli esperti i fiori devono essere trattati immediatamente dopo la raccolta per garantire che aroma, colore e profumo rimangano inalterati. I pistilli vanno separati con cura e posti nei cestelli dell’essiccatore entro poche ore, per preservare al massimo le qualità organolettiche del prodotto.
Come Essiccare lo Zafferano: I Metodi
Diverse sono le tecniche che vengonoi raccontate per l’essiccazione dello zafferano, da quelle casalinghe come l’uso del forno e della stufa, fino agli essiccatori professionali a flusso verticale o all’aria aperta. Tuttavia, l’essiccazione con Biosec è la scelta preferita per chi cerca la massima qualità e precisione. Questo perché il flusso orizzontale garantisce un’asciugatura uniforme e controllata, con temperature delicate grazie alla ventilazione omogenea e regolazioni elettroniche precise.
Inoltre, il dispositivo è facile da pulire, offrendo praticità e affidabilità.
Tempi e Temperature Ideali per l’Essiccazione dello Zafferano
Lo zafferano richiede temperature basse per mantenere intatte le sue proprietà. Per questo, il programma P3-BioCrudista di Biosec è ideale: non supera mai i 40°C, rendendolo perfetto anche per l’essiccazione di erbe aromatiche, piante officinali e fiori. Grazie alla ventilazione delicata, i pistilli non vengono danneggiati durante il processo.
I tempi di essiccazione variano in base alla temperatura e all’umidità dell’ambiente, ma di solito si collocano tra le 2 e le 5 ore. Per evitare che i pistilli cadano attraverso i fori del cestello, è essenziale usare fogli antiaderenti.